Nel 2019, all’inizio della loro avventura imprenditoriale, Giuliano Vita e Marco Simonini, si sono affidati a Diapason Digital per ricevere supporto nella creazione di un applicativo web che potesse diventare il riferimento per la traduzione digitale, di qualità, dei menù per attività di ristorazione di ogni dimensione. Dishcovery, questo era il nome del progetto, doveva essere in altre parole uno strumento che i ristoratori con clientela straniera avrebbero potuto utilizzare per abbandonare i menù tradotti a mano nei modi più inverosimili.

Dopo le necessarie fasi propedeutiche ci siamo lanciati con loro in questa avventura ma, in pieno sviluppo, emerge un grande “ma”. Arriva il 2020 e con lui arriva l’epidemia Covid-19. Ecco che il mondo della ristorazione, come tanti altri settori, subisce un duro colpo: iniziano le chiusure forzate, viviamo il lockdown e tutto ciò che, ahimè, conosciamo fin troppo bene. Il progetto Dishcovery si trova quindi costretto a cambiare il suo modello di business sulla base di questa ondata epidemiologica che blocca tutti i flussi in entrata e in uscita dall’Italia.

Il focus del progetto diventa la digitalizzazione dei menù cartacei, resa tra l’altro obbligatoria dal Governo Italiano, alla quale segue una rapida evoluzione legata alla consegna a domicilio e all’asporto presso i ristoranti: Giuliano e Marco hanno bisogno che, in poco tempo, il sistema funzioni perfettamente per aiutare i ristoratori a gestire le ordinazioni nel modo più efficiente possibile e, al tempo stesso, permetta agli utilizzatori di godersi i loro pasti in loco o a casa propria.

Abbiamo subito accolto la sfida con entusiasmo, affiancando il cliente con proattività e spirito consulenziale per esaudire la nuova necessità: il progetto aveva bisogno di tutte le energie e le competenze di sviluppo del team Diapason Digital, nonché di tutta la sua prontezza come partner di consulenza.

Lato tecnologico e innovativo infatti, le prestazioni della Web App Dishcovery dovevano essere ottime per riuscire a gestire più di 2.000 utenti al secondo collegati nello stesso momento durante i pasti nel weekend, momento di picco. Non solo: con un crescente bacino di ristoratori a utilizzare il sistema, serviva una particolare attenzione anche per mantenere semplici i processi di gestione dei prodotti e degli ordini. Prestazioni e semplicità, due esigenze che sono state rispettate nello sviluppo di feature per i due target di utenza.

Sul fronte consulenziale, abbiamo fornito expertise tecnica nell’analisi del comportamento utente per supportare la crescita di Dishcovery nell’impostazione di partnership con importanti gruppi di Food and Beverage come AB InBev e Autogrill, che sono entrati a far parte del suo sistema. Inoltre abbiamo dato la nostra opinione critica basata sui dati nei ragionamenti di Giuliano e Marco per la realizzazione di nuove feature.

Il sistema Dishcovery è dotato di una parte gestionale per i ristoratori e di un’interfaccia utente dedicata agli avventori. Entrambe le categorie di utilizzatori possono usufruire del sistema di integrazione con WhatsApp per effettuare / ricevere gli ordini: compare una veloce notifica sotto forma di pop-up e il gestore viene a conoscenza dell’ordine, prendendolo in carico.

Per i ristoratori – Come servizio principale, il CMS (Content-Management-System) di Dishcovery permette l’inserimento della propria offerta di bevande e cibi contemplando naturalmente ogni variante del piatto. Abbiamo implementato tutte le funzionalità relative all’ordine e ai suoi stati, differenziando tra delivery e asporto. Sono state inserite feature specifiche basate sulla geolocalizzazione in un determinato raggio chilometrico per la consegna a domicilio con integrazione di Google Maps (ad esempio un sistema di scontistica basato sulla distanza tra cliente e sede del ristorante). È inoltre presente un sottosistema di tag dedicati alla comunicazione di allergeni e ingredienti sui menù.

Per gli avventori – La parte di Web App dedicata agli utenti finali invece comprende tra le altre cose la possibilità di visualizzare l’offerta del ristorante suddivisa in categorie di portata (es. primi, secondi, bevande) con traduzioni in numerose lingue, di creare la propria ordinazione, di inviare feedback, di ordinare pagando subito o al termine del pasto se in loco o anche di prenotare e pagare una consegna a domicilio come da asporto.

Ti abbiamo raccontato questo progetto perché è stato tecnicamente molto sfidante (e stimolante), ci ha permesso di esprimere tutto il nostro know-how di sviluppo con risultati di cui siamo davvero orgogliosi. Non impostiamo un rapporto “cliente-fornitore” con nessuno, ma in questo caso possiamo dire che la collaborazione basata sulla reciproca stima e fiducia sia praticamente una vera amicizia.

Per dimostrare quanto crediamo nel progetto abbiamo recentemente anche deciso di investire in Dishcovery con una partecipazione societaria che ci rende di fatto soci della start-up.

In ultimo, ci teniamo a comunicare come la creazione di una squadra unica dove tutti si impegnano al massimo nei rispettivi ruoli, porta sempre ad avere risultati di eccellenza generando un valore condiviso incredibile. Avanti tutta!